L’altro giorno un mio amico mi ha parlato per 40 minuti di seni femminili. Mi raccontava che ci sono tette bellissime ma poco “comunicative”, altre meno graziose ma “simpatiche” e così via. Mi ha parlato di forme e colori, senza ironia ma con grande rispetto. Gli uomini riescono a vederci… a pezzi. Possono distinguere il corpo dalla mente e non solo, varie parti del corpo da altre. Si innamorano di un mio piede o di un seno anche indipendentemente da quello che ci sta attorno.
Biologicamente questo atteggiamento ha una sua ragione molto reale e spesso inconscia.Non voglio fare lezioni..sarebbe noioso.
La biologia per me allora non conta? E come no. Conta moltissimo.
Se mi faccio venire in mente degli uomini che mi piacciono ,difficilmente riesco a staccare un pezzo di corpo da un altro. È quasi impossibile parlare, per esempio, solo delle labbra o delle gambe degli uomini. Richard Gere è bellissimo, ma riuscite a scindere lui come essere fisico dal suo modo di camminare?(peraltro molto ridicolo)…io no ,non riesco.
Di un uomo riuscite a parlare per dieci minuti solo del suo pisello? Non si tratta di remore morali, è proprio che non possiamo fare dei distinguo in questo campo. La forma del corpo maschile non è, per una donna, l’unico e il più forte richiamo sessuale. Può piacermi moltissimo un uomo, posso anche farci del sesso discreto, ma non riuscirò mai a innamorarmi solo del suo pisello.
Di lui ricorderò il sorriso, la dolcezza e anche le sue spalle e i suoi glutei ma non riuscirò mai a perdermi  solo  nella forma dei suoi organi sessuali.
Ecco perché è così difficile fare un’ode al sesso maschile. Perché attaccato al pisello c’è sempre un uomo e le due cose sono inscindibili.
“orgasmo di monte” e “orgasmo di valle”, di vette di piacere e di piacere profondo.
Non ci si arriva staccando il pisello dall’uomo…garantito e assicurato…provate!!